Carlo Dell’Acqua was born in Bormio and grew up artistically in Milan, where he attended the Accademia di Brera.
His exploration involves techniques of various kinds, from painting, photography and video to the manipulation and reworking of everyday objects and materials – very often work tools – to installations and performances. The issues that have emerged, right from the first exhibits, concern the continuous interaction of awarenessand recognition between objects and subjects. His many-sided techniques explore the various modes of stress, disarticulation, and fragmentation to which the identities of things and those who look at them or use them are subjected. His artistic activity often focuses on physical action – at times violent and destructive action – followed by a sort of second creation.The object, among others, is sometimes the artist himself, exhibited more as a strange machine or a simple container from which to squeeze out meaning.
Carlo Dell’Acqua è nato a Bormio ed è cresciuto artisticamente a Milano, dove ha frequentato L’Accademia di Brera.
La sua ricerca utilizza tecniche di vario genere dalla pittura, scultura alla fotografia, ai supporti video, alla manipolazione e rielaborazione di oggetti e materiali di uso comune – molto spesso arnesi da lavoro – a installazioni e azioni performative.
Le tematiche che emergono, fin dalle prime esposizioni, hanno a che fare con la continua interazione di conoscenza e di riconoscimento tra oggetti e soggetti.
Le tecniche multiformi esplorano le diverse modalità di stress, disarticolazione, frammentazione, a cui vengono sottoposte le identità delle cose e di chi le guarda e le usa. Nelle pratiche artistiche è privilegiata sovente l’azione fisica anche violenta e distruttiva, cui segue una sorta di seconda creazione. Oggetto, tra gli altri, è a volte l’artista stesso, esibito più come uno strano macchinario o un semplice contenitore da cui spremere senso